Un italiano e 2 anni passati in un carcere thailandese

La Vita Dentro un Carcere Thai



Questa è una storia di vita vera, successa a un italiano in Thailandia che ha passato piu di due anni della sua vita nelle carceri thailandesi di Chiang mai, accusato di furto, non ha mai voluto dichiararsi colpevole e in seguito è stato dichiarato innocente con formula piena.




La storia che lui racconta fa veramente riflettere, sembra una trama di un film e per certi versi veramente brutta, peccato che sia la cruda verità di un sistema carcerario che in thailandia non funziona, dove i secondini o chi ne fa le loro veci (i detenuti anziani) sono le persone da temere, dove anche le organizzazioni umanitarie che gestiscono le sovvenzioni di aiuti per i detenuti stranieri si intascano metà dei soldi e lucrano sulle vostre disgrazie.

Viene raccontata la vita di tutti i giorni all’interno del carcere e le condizioni delle carceri thailandesi, stanzoni di 9 metri per 4 dove vengono stipate anche fino a 60 persone, dove si dorme in compagnia di zanzare, scarafaggi e di topi, dove i detenuti si devono inginocchiare e inchinare al passare dei secondini.

In vari siti che ripartano l’articolo alcune persone scrivono che quando una persona commette un reato è giusto che ne paghi le conseguenze e finisca in galera, alcuni scrivono che se ti trovi in certe situazioni vuol dire che te le sei cercate, quello che forse non sono riusciti a leggere prima di commentare è che chi ha scritto questa storia è stato scarcerato con formula piena, una cosa difficile da ottenere in thailandia perche per lo stato thailandese sarrebbe come ammettere l’errore di aver detenuto una persona per 2 anni senza motivi.


Leggendo questa storia fa veramente passare la voglia anche solo nel pensare di tornare in thailandia perche queste storie potrebbero capitare a chiunque, vi ricordo che anche un figlio della famiglia agnelli si è impiccato in un carcere thailandese e nessuno è riuscito a farci niente.




Se non volete leggere questa storia per continuare a crede che la Thailandia sia solo la terra dei sorrisi, o che questo storie non potranno mai succedere a voi siete liberi di farlo, ma io vi consiglio di leggerla e questo non per farmi passare come un super esperto di Thailandia che sa tutto o per fare qualche visita in piu sul sito ma semplicemente per far capire e aiutare.

Oltre alla tristezza che potrebbe prendervi leggendo la storia cercate di guardare anche piu in profondità, questo racconto puo aiutare a capire che se vi recate in thailandia (per qualsiasi motivo) e non sapete una parola di inglese e vi capita un problema sono dolori e dolori amari, fa capire che la corruzzione della polizia è molta alta quindi attenti a come vi comportate e fa capire che siete stranieri in un paese straniero dove sarete sempre considerati di un livello inferiore rispetto ad un Thai anche in galera.

I link che riportano alla storia:

Cosa Succede In Un Carcere, Thailandese 1

Continuazione 2

Continuazione 3

Continuazione 4

Continuazione 5

Continuazione 6


Qui riporto una foto di un carcere thailandese di pattaya dove un uomo era stato detenuto per parecchi mesi ammanettato nudo alla sbarre !

Carceri thailandesi

ALTRE FOTO DI CARCERI THAILANDESI:

prigione thailandese


carcere thailandese





Fonte foto: thaiprisonlife.com
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29 commenti
  1. Amici di Phuket dice:

    Condivido in pieno quanto dici:

    “Se non volete leggere questa storia per continuare a crede che la Thailandia sia solo la terra dei sorrisi, o che questo storie non potranno mai succedere a voi siete liberi di farlo, ma io vi consiglio di leggerla e questo non per farmi passare come un super esperto di Thailandia che sa tutto o per fare qualche visita in piu sul sito ma semplicemente per far capire e aiutare.

    Oltre alla tristezza che potrebbe prendervi leggendo la storia cercate di guardare anche piu in profondità, questo racconto puo aiutare a capire che se vi recate in thailandia (per qualsiasi motivo) e non sapete una parola di inglese e vi capita un problema sono dolori e dolori amari, fa capire che la corruzzione della polizia è molta alta quindi attenti a come vi comportate e fa capire che siete stranieri in un paese straniero dove sarete sempre considerati di un livello inferiore rispetto ad un Thai anche in galera.”

    Ma e’ come lottare contro i mulini a vento!
    Lo dico da anni che la Thailandia vista in Ferie non e’ quella del viverci! Ma pochi o nessuno ci crede… Anzi ho trovato pure gente che ha “sbattuto la faccia” ma e’ pronta a negare l’evidenza pur di svendere un sogno!
    Il paese dei sorrisi e’ solo un’enorme stereotipo da agenzia viaggi, a noi residenti qui con un poco di buon senso spetta il compito se non altro di dire come stanno le cose…
    Che poi ci si creda o no la nostra coscienza e’ pulita :)
    Saluti da Phuket.

    Rispondi
    • admin dice:

      Ciao martino, complimenti per il sito ti leggo spesso. Condivido anche io quello che dici e quando lo avevo letto nel tuo sito ancora prima di sbatterci la faccia non ci credevo poi molto, avresti lottato inutilmente anche con me con questo non voglio dire che la thailandia sia l’inferno in terra anzi, l’importante è sapere come stanno le cose per riuscire a capire molto prima eventuali scelte e non doverci per forza sbattere il muso da soli! Sono anche convinto che il posto dove si sceglie di vivere in thailandia influisca molto con tutto il contorno di eventuali avvenimenti.
      ciao ;-)

    • andrew dice:

      certe leggi ci vorrebbero anche in italia, io vivo in thai da anni , ho lasciato con gioia il paese dei balocchi e vivo lavorando bene in thai, le leggi qui sono giuste, chi sbaglia paga.poi come in tutti i paesi ci sono molti problemi, ma sicuramente non tornerei in italia neanche a peso d oro.in italia invece arriva il primo straniero e fa quel che vuole con il benestare della chiesa…, certo venire in ferie è una cosa ma viverci un altra, comunque meglio che in italia.ciao a tutti

    • Fausto dice:

      Concordo in pieno su tutto quello che hai scritto specialmente le prime parole e le ultime. Ciao

  2. Andrea dice:

    Brutta esperienza, sicuramente peggiorata dal fatto di non essere Thai, ma essere straniero.
    Nessuno nega che le cose lette siano cosi’ come descritte, anzi, penso viverle sia molto peggio.
    Io vivo a Bangkok, e spero che mai nella vita mi accadra’ una cosa del genere, ma e’ solo una speranza.

    Una cosa pero’ la voglio dire, in quetsi giorni a Roma sono andato a trovare un mio amico, tenente in Aeronautica, che per una falsa testimonianza di una prostituta rumena si e’ preso 3 anni di carcere per violenza sessuale e rapina.
    Dopo 1 anno e mezzo gli hanno finalmente dato i domiciliari, e quello che mi ha raccontato della vita in carcere, seppur in maniera diversa, non e’ meglio di quello capitato alla persona del racconto.
    Non pensiamo che le carceri italiane siano meglio… le ingustizie ci sono ovunque.
    In Thailandia, anche dovuto alla corruzione e modi di fare, e’ maggiore.
    Io credo ancora che nel limite del possibile, la Thailandia e’ un bellissimo paese.
    Parere personale.

    Rispondi
    • admin dice:

      Ciao andrea :-D sono piu che d’accordo la Thailandia è un paese stupendo! Il fatto di riportare queste storie non è tanto denigrare il paese ma semplicemente mettere a conoscenza. Dovrei sentire anche l’altra campana cioè qualcuno che ha passato 2 anni in un carcere italiano, personalmente ho visto con i miei occhi un carcere thai e un carcere italiano e una cosa sicura che posso affermare è che in fatto di “qualità di vita” i carceri italiani sono camere super lusso. Quello che conta e quello che spero qualcuno abbia capito è questo: se finisci in un carcere in italia, avrai a che fare con avvocati che parlano italiano, polizia che parla italiano, sei a conoscenza bene o male che in qualche modo sei tutelato e hai dei diritti, in Thailandia tutto questo non esiste, sei uno straniero punto. Lo so che questi racconti possono anche far incazzare qualcuno a cui non piace sentir parlare male della Thailandia ma è la realta dei fatti, non esiste un paese migliore o peggiore esiste solo il paese dove abbiamo scelto di vivere, accettandone i pregi e i difetti, certo è che fin quando le cose non capitano proprio a te….! Grazie del commento ;-)

  3. il roccia dice:

    Dunque..vivo in Thailandia da quasi 20 anni , sono venuto qui che avevo 26 anni e ne ho fatto molte esperienze e visto tante cose da poter scrivere un libro !
    Qualche anno fa un Americano in vacanza che si chiamava Gary Poredsky e’ stato assassinato per futili motivi da un Australiano residente a Chiangmai , potete leggere tutta la storia in rete…l’assasino ha preso 2 anni e mezzo di carcere ed e’ gia’ fuori!
    Ora io dico…questo connazionale che ha scontato essendo innocente 2 anni di carcere infernale dovrebbe ritornare a Chiangmai e chiedere i danni per l’ingiustizia subita oltre che sradicare l’organizzazione di questi ignobili che si spacciano per missionari , sono questi ultimi che dovrebbero trovarsi dietro alle sbarre e qualche guardia dovrebbe perdere il posto e andare a pulire cessi in qualche stazione ferroviaria ! Sembrero’ un pazzo visionario ma se nessuno fa nulla le cose andranno avanti cosi’ all’infinito e niente cambiera’ !

    Rispondi
    • bruno dice:

      vero io non parlo thai ne inglese ma nel 2011 son stato a khon kaen e con gesti e dizionario mi son divertito lo stesso e rovato brava gente grazie al cielo ero con 1 famiglia thai e da brava persona rimanevo in piedi quando sentivo inno del re e solo all aeroporto che ho cercato di parlar con poliziotto incredibile facevano fatica ah leggere la loro lingua quando davo loro dizionario thai ok comunque devo ritornare a khon kaen se vi sono italiani li mi piacerebbe avere degli scambi di opinione dato che io vado ha vivere in 1 piccolo villaggio e mi son trovato bene anche se non avevo doccia eehe usavo annaffiatoio ok grazie x chi mi risponde ciao dall italia x ora 08/11/2013

    • Lago Franco dice:

      Sono italiano e vivo a Khon Kaen.
      Chi vuole contattarmi lo può fare nella mia mail.
      Franco

  4. Marc dice:

    Si ma la thailandia non è neanche tutto il posto da incubo che descrivete ragazzi… magari questi articoli li scrivete per spaventare gli italiani sventati che dopo 2 settimane di vacanze pretendono di costruirsi una vita nel paese dei sorrisi. Su questo sono pienamente d’accordo però se una persona è un minimo accorta queste cose le scampa. Ho visto italiani in aeroporto a BKK che lasciano le loro valigie abbandonate magari per un ora mentre vanno a mangiare. Italiani che frequentano bische clandestine accompagnati dai tassisti manco fossero gente esperta e di mondo. Bisogna avere buonsenso che spesso i nostri connazionali viziati non hanno, quelli piu a rischio sono proprio quelli che affermano che in thailandia ci si viva con 40.000 baht al mese, ovvero quelli che spendono e spandono in continuazione. Prima o poi vi tagliano le gambe.

    Rispondi
    • admin dice:

      Ciao marc. Se ho deciso di aprire questo sito è perche amo la thailandia con i suoi pregi e difetti e se volessi spaventare le persone le cose da scrivere sarebbero ben altre e non di certo raccontando di un italiano che è riuscito ad uscire di galera ancora VIVO, ad esempio i molti turisti stranieri che ancora oggi si ritrovano in una vasca da bagno piena di ghiaccio in qualche albergo sconosciuto con un rene in meno, ma queste cose non succedono solo in thailandia, dovresti provare a farti un giretto in mexico. Lo scopo di riportare dei racconti specie da chi li ha vissuti in prima persona è di mettere a conoscenza di come si potrebbero svolgere certe situazioni in thailandia, una fra tutte è che in thailandia essendo straniero non sarai mai tutelato come in italia quindi giustamente come dici tu cercare sempre di evitare situazioni a rischio ! ciao

    • Marc dice:

      Ma è anche vero amico mio che queste cose succedono raramente e come può succedere in Italia che passeggiando la notte a Parco Sempione saltino fuori 2 rumeni, ti accoltellino e lascino come un sacco di patate in un cespuglio a morire dissanguato.
      Tutto il mondo è paese, ovunque serve buonsenso.

    • admin dice:

      In effetti amico mio, non mi sembra mai di aver scritto che queste cose succedano solo in thailandia, anzi.
      IL buon senso serve anche quando alla mattina scendi le scale per uscire di casa, almeno per riuscire a non rompersi tutte le ossa :-) .
      Se ti capita che qualcuno ti accoltelli a parco sempione e resti ancora vivo, qui in italia hai la “fortuna” che se sporgi denuncia qualcuno ti prende anche sul serio e magari se non hai sostentamento economico ti forniscono anche un legale che per quanto sia appena uscito dall’università ne sa sicuramente piu di te, prova ad avere queste “possibilità” in thailandia…..!! La risposta risulta antipatica e sgradevole, ma è la realtà dei fatti. ciao

  5. Denixxx dice:

    SALVE

    finire in galera sicuramente fa sempre schifo, pero’ non si puo’ paragonare una galera THAILANDESE o MESSICANA a una europea, forse L’ASINARA o L’UCCIARDONE negli anni 60, ma non sono convinto, e comunque verissima la cosa che se finisci in galera all’estero sei sempre uno straniero, e quindi molto meno tutelato
    quindi la storia di ADMIN deve far riflettere tutti quelli che viaggiano in paesi meno ortodossi, se cosi’ li vogliamo definire
    in THAI ci sono stato parecchie volte, ci vado spesso, il paese e’ fantastico ma non oso immaginare le carceri, sono stato anche a CUBA, BRASILE e MESSICO, altri posti belliisimi con carceri da non immaginare nemmeno

    SALUTI…

    Rispondi
  6. nevio dice:

    Mi chiedo il motivo di questo allarmismo con casi praticamente unici che quindi non hanno alcun valore. Mi risulta dalla mia esperienza che in Thailandia ci sia meno delinquenza, meno furto più gentilezza che in Italia. Perchè spaventare, paura che fuggiamo tutti da questo nazione che sta sprofondando per i ladri che ci governano? Lo stesso vale per il Sudamerica, ci sono stato sette volte in vacanza in lungo e in largo, mai successo nulla, tranne un paio di occhiali rubati in spiaggia a Salvador de Bahia. (All’Isola di Ilhabela vicino Sao Paolo il cameriere mi ha pure rincorso per restituirmi dei Real che avevo dato in più per errore!!!)

    Rispondi
    • admin dice:

      Ciao nevio. Come scritto in alto a questi commenti ribadisco che se volessi creare allarmismo e spaventare qualcuno di storie da raccontare ce ne sarebbero altre e molto piu brutte di queste. Riportare una storia come questa è un modo per mettere a conoscenza poi ognuno la puo prendere come vuole ciò non toglie che questi fatti capitano.
      I casi di questo genere risultano unici semplicemente perche leggi poco riguardo quello che accade in thailandia e a chi frequenta la thailandia fraga poco di questi fatti fino a quando non ci si ritrova in mezzo semplicemente perche arrivano in thailandia per quelle due o tre settimane di vacanza o per qualche mese pensando di essere in un paese del terzo mondo e di poter fare quello che si vuole semplicemente perche si hanno un pò di soldi da spendere!
      Dalla tua esperienza in thailandia a me risulta, da come parli, che ne hai molto poca, se avessi vissuto per qualche periodo in thailandia scopriresti che la gentilezza dei thailandesi è diversa verso un turista e molto diversa per chi è residente.
      Potresti aver visitato la thailandia anche 100 volte, ma se lo hai fatto per brevi periodi e da vacanziere non potrai mai capire cosa sia la thailandia dovendo viverci.
      ciao

    • fabio dice:

      Hai proprio ragione finchè non capita a noi vediamo solo delle parole scritte, ma bisogna mettersi anche ne panni di queste persone, certamente se fosse capitato in un paese europeo ste cose sarebbero magari anche capitate ma avendo qualche diritto. Bisogna capire che occorre un po di attenzione e fare attenzione a prendere le cose alla leggera perchè si è il paese del sorriso ma si puo trasformare presto anche in un infeno dalla quale non si esce piu. La thailandia è pur sempre un paese in cui si è sempre e solo un farang.
      Non sarai mai uno di loro per quanto ti possano accettare ma sarai sempre un farang è difficile accettarlo ma è cosi,ma è anche un paese che non si puo fare a meno di amare.

  7. Fabio Fabbri. dice:

    Approvo quanto dici, ma dobbiamo ricordarci che casi simili accadono anche in Italia, circa 1/2 settimane fa alla trasmissione di Magalli era presente un italiano che di anni in prigione ne aveva fatti circa 22.
    Sono perfettamente d’accordo con te se mi dici che le prigioni italiane non sono quelle thailandesi, ma se ricordo bene si parla di sovra affollamendo lo stesso.
    Se poi ricordo bene il libro e anche se non sono le nostre quando a Sandra Gregory viene permesso di finire di scontare la sua oena nelle carceri in Inghilterra rimpiange quelle thai, come dire che quelle inglesi erano peggio.
    Detto questo rimane pur vero che se lo stato italiano sbaglia ti risarcisce e la Thailandia no, almeno credo, ma gli anni che hai perso chi te li rida’ indietro?
    Quanto poi al fatto che noi in Thailandia siamo stranieri in terra straniera e’ sicuramente vero, anche se e’ un modo di comportarsi che ho riscontrato in diversi paesi asiatici.
    Qua c’e’ un solo modo di comportarsi per starsene in pace farsi i fatti propri qualsiasi cosa succeda e a volte tralasciare di farsi anche quelli se scontrano contro quelli di un thai. C’e’ qualcuno che ricorda come si chiamava il primo partito di Taksin? Thai rak thai. “I thai amano i thai” e penso che questo dica tutto.
    Il post e’ interessante e corretto pero’ c’e’ una cosa che non capisco io ero rimasto all’intervista in cui Ira Furstenberg si dichiarava vinta, in cui lei dichiara di non essere stata una brava madre (cosa che non condivido), perche’ a causa della distanza, della lingua, di difficolta’ insormontabili aveva dovuto abbandonare la ricerca della verita’ sulla morte del figlio. Ora tu scrivi che il figlio si e’ impiccato. Evidentemente c’e’ qualcosa che mi sono perso o che non sono riuscito a trovare. Saresti cosi’ gentile da esaudire la mia curiosita’ dicendomi da dove hai ricavato questa informazione?
    Ringraziando cordialmente ti saluto.

    Rispondi
  8. maurizio bergamin dice:

    avrei una lunga storia brutta corredata di foto sulle violazioni dei diritti umani a Phuket se mi date una email a cui scrivere e mandare allegati vi spedisco tutto

    Rispondi
    • Gian Marco dice:

      Io vivo ormai da 2 anni a Bangkok e non ho mai avuto (per mia fortuna) alcun problema di sorta. Sono pero’ molto interessato a conoscere cosa avviene o succede ad altri che magari non hanno avuto la mia stessa fortuna. Ti ringrazio se mi rispondi inviandomi quanto hai detto e ti auguro tutto il benen possibile.

  9. Selfmademan dice:

    Bentrovati,.

    Possibile avere posta elettronica del sig. Erpidio ( Sventurato personaggio che ha vissuto 2 anni e mezzo in prigioni Thai??)
    Se la persona che io mi rivolgo in forma di invito/conoscenza e dialogo ,si Volesse farsi riconoscere ,mi scriva alla mia e-mail ,societaitalia@live.com
    grazie ,Dr. Mambelli

    Rispondi
  10. cecca dice:

    Buon giorno, sono la Cecca, ieri sera mi sono imbattuta nel tuo sito…preoccupante! Se posso ti chiedo 2 cose: hai pubblicato il libro? E poi, se tu dovessi scegliere un posto abbastanza tranquillo per vivere in Thai, al mare, dove aprire un’attività ( io arredatrice ma….molto versatile, marito commercialista ma….farebbe volentieri il fotografo subacqueo o simile) dove andresti? Terza domanda fuori programma: c’è un sito che mi spiega cosa fare ” realmente” per vivere in Thai? Grazie grazie grazie Cecca

    Rispondi
  11. vito messina dice:

    solo un appunto che nno e’ tanto fuorviante o outtopic; il fatto che nelel galere thay ci sia morto uno della Famiglia Agnelli ,non vuol dire nulla, o peggio deporrebbe a sfavore delle galere thay,perche’ la storia degli ultimi decenni della famiglia Agnelli e’ come quella dei Kennedy; strane morti, a giovani e sani rampanti pronti a salire al trono di casa Agnelli;quello che crepa a 30anni di tumore(i tumori si possono creare…),quello che finisce sotto un auto con la vespa, quell altro che convertitosi all IslamSciita,e zoppo o claudicante,si arrampica per 5 metri su una recinzione,e si getta da un cavalcavia di 80metri,… gli Agnelli non fanno testo,fanno olocausto;e chi li ha spediti all altro mondo e’ al soglio ed e’ l’ala degli ElK….

    Rispondi
  12. Alex dice:

    Minkia che storia brutta mi spiace davvero tanto! Sta storia deve far riflettere attentamente perché potrebbe capitare ad ognuno di noi!!! Io ci sono stato 2 volte e la prima volta avevo 22 anni ancora ragazzino diciamo e molto casinista in quegli anni insieme ai miei amici in Italia era l`epoca delle discoteche e canna sempre rollata, quando siamo stati in Thailandia la prima cosa che abbiamo fatto e andare a comprare la marjuana e ne avevamo presa pure tanta che costava una cazzata, pero tutto questo fatto senza coscienza e senza sapere quello che abbiamo rischiato se ci scoprivano!! Forse non sarei qua a scrivere, adesso ho 38 anni, sicuramente sarei ancora richiuso li in carcere o giá morto li dentro.

    La cosa che dovrebbero fare e una massiccia informazione obbligatoria da sapere riguardante le leggi del paese che si va a visitare, prima di partire, perché oltre questa triste storia ce ne sono un pacco di altre simili, tantissimi giovani stranieri che come me hanno fatto cazzate e hanno avuto la sfortuna di essere stati beccati, e per cazzate si beccano 10, 20, 30 anni di carcere!
    VAFFANCULO THAILANDIA Non ci torno neanche se mi pagano!!

    Rispondi
    • Danilo dice:

      Tipi come te, la Thailandia non li vuole, ne ha già abbastanza di drogati. Peccato che non ti abbiano preso con le mani nel sacco, la galera thailandese ti avrebbe fatto MOLTO bene. Ma degli italiani che vanno in galera in Thailandia, manco uno che dice che è colpa sua, poverini.

  13. somchai14 dice:

    Io trovo che le carceri thailandesi siano a posto, cioè perfette per un carcere, cosa che non si può dire per le carceri-albergo italiane. Un carcere deve essere una punizione e niente altro.

    Rispondi
  14. Alessandro simonetti dice:

    Ho vissuto a lungo in Thailandia e non come turista, ma perfettamente inserito nel tessuto sociale thai. Ho trovato in quel paese una grande spiritualità ed un popolo esageratamente pacifico. Devo dire che ho più volte frequentato le varie walking street più conosciute ed ho notato che gli stranieri frequentatori dei vari bar o meglio bordelli non sempre si comportano come si dovrebbe forti del fatto che hanno buone disponibilità di soldi e credono che tutto gli sia concesso, ma non cosi.

    Forse non hanno capito che anche se povero il popolo thai è un popolo fiero che vede il turista come un distributore di soldi e non certo come persone che visitano il paese per condividere le bellezze che esistono.

    Rispondi
  15. Gaetano Guarino dice:

    Io sono stato detenuto per ben 4 anni in 4 differenti carceri thailandesi e cio che ho letto e’ solo una parte di un carcere sicuramente grande ma non certo duri come i carceri di Bangkok se vi dicessi che la storia letta e’ non e’ delle peggiori la mia esperienza mi ha regalato un lavoro ed oggi mi occupo di stranieri detenuti in Thailandia di svariate nazionalita’ ed il.sistema giuridico è molto più complicato di quello che leggo da questa storia perché in Thailandia le cosi dette cause penali normali ossia tutte quelle cause che non comprendono la droga sono trattate differentemente dalle cause per droga e disgraziatamente 88% dei detenuti stranieri in Thailandia sono in carcere per questioni di droga.

    A chiunque voglia giudicare la persona o le leggi di questo paese in chiave positiva vi invito a riflettere sul fatto che la legge non funziona in questo modo e se una legge esiste e’ bene farla rispettare ciò che i tribunali non fanno in Thailandia e con un sorriso ti sbattono in topaia che chiamano prigioni e per gli stranieri già penalizzati dalla barriera linguistica e lo stile di vita normale differente si aggiunge il non poter godere dei privilegi dei detenuti thailandesi come libertà sulla parola o i giorni di sconto della pena o anche la libertà su cauzione.

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